#Consigli sempre validi 19 marzo: i consigli di lettura per regalare un libro alla Festa del papà

Geologia di un padre di Valerio Magrelli (Einaudi, 2016) € 10

Negli ultimi dieci anni Valerio Magrelli ha raccolto, su foglietti sparsi, appunti riguardanti il padre. Quando quest’ultimo muore, quei documenti diventano un materiale prezioso, “il bandolo canoro di un’infinita matassa di storie”: i viaggi in auto d’estate in giro per l’Italia; le avventure d’amore e morte durante la guerra; i desolati pomeriggi che l’uomo ormai maturo trascorre spingendo il genitore sul girello; il giorno in cui il figlio, armato di forbici, libera l’anziano febbricitante dal bozzolo del maglione; lo stupore di riconoscere, davanti allo specchio, un’espressione del viso che gli restituisce la ferrea legge dei vincoli genetici; gli abbracci, le risse, l’amore per Borromini o i folli scatti di rabbia. Diviso in 83 capitoli (numero che corrisponde agli anni vissuti dal protagonista), il libro scava fra ricordi e storia patria, mentre la biografia sfuma nella paleontologia, se non nella geologia… L’enigmaticità di questo iroso anti-eroe, e insieme la sua lontananza, suggeriscono infatti una possibile identificazione con i resti umani di origine preistorica trovati in Ciociaria, a Pofi, suo paese d’origine. Cosi narrando, Magrelli, orfano ad honorem e padre a sua volta, procrastina il congedo definitivo grazie al racconto, e non desiste, ma si maschera, fugge, scegliendo la digressione per scendere ancora più in profondità nella vita del capostipite, e mostrarne, oltre alle virtù, anche quei difetti che lo rendevano “un vecchio esacerbato e vulnerabile”.
Gli sdraiati di Michele Serra (Feltrinelli, 2015) € 7

Loro ci sono. Loro sono di là. O forse sono altrove. Se li chiami, c’è anche il rischio che rispondano. Ma con che risultato? Loro sono riconoscibilissimi – ma chi li ha visti crescere teme sempre che possano essere stati sostituiti. Inquietanti o inquieti? Loro passano gran parte del tempo in una posizione orizzontale che non è necessariamente quella del sonno. Ma certamente dormono quando gran parte del mondo è sveglia. Loro sono gli adolescenti, anzi i figli adolescenti. Così se li immagina Michele Serra: sdraiati. Gli sdraiati fanno paura, fanno tenerezza, fanno incazzare. Gli sdraiati è un romanzo, un saggio, un’avventura. Ed è anche il “monumento” a una lunga generazione che si è allungata orizzontalmente nel mondo, nella società, e forse da quella posizione sta riuscendo a vedere cose che gli “eretti” non vedono più, non vedono ancora, hanno smesso di vedere.
Il complesso di Telemaco di Massimo Recalcati (Feltrinelli, 2014) € 8

I complessi di Edipo e di Narciso hanno costituito chiavi di lettura decisive per comprendere il disagio della Civiltà e sono largamente entrati nella cultura comune. Ma oggi non bastano più per interpretare la sofferenza dei giovani. Se la figura di Edipo ha messo in luce il conflitto tra le generazioni e l’impatto beneficamente traumatico della Legge sulla vita umana, quella di Narciso ha mostrato come il nostro tempo sia dominato dall’homo felix, dedicato al culto frivolo ma anche mortifero di se stesso. Di questa egemonia di Narciso raccogliamo oggi una eredità catastrofica: il mito della crescita e dell’espansione fine a se stessa ha mostrato la corda. In questo contesto, una nuova figura sembra rappresentare il disagio.
Una notte ho sognato che parlavi. Così ho imparato a fare il padre di mio figlio autistico di Gianluca Nicoletti (Mondadori, 2014) € 9

Queste pagine narrano la storia quotidianamente e banalmente vera di Tommy, un simpatico e riccioluto adolescente autistico. E del suo straordinario rapporto con il padre, Gianluca Nicoletti. Di un bambino che a tre anni era tanto buono e silenzioso – forse persino troppo – e di suo padre che, quando un neuropsichiatra sentenziò: “Suo figlio è attratto più dagli oggetti che dalle persone”, non trovò tutto ciò affatto strano. (In fondo, era stato così anche per lui: aveva cominciato a parlare tardissimo e ora si guadagnava da vivere proprio parlando; quindi, prima o poi, pure Tommy avrebbe iniziato a farsi sentire.) In seguito, con l’arrivo dell’adolescenza, le cose in famiglia improvvisamente cambiarono: quel bambino taciturno diventa un gigante con i peli, forzuto, talvolta aggressivo, spesso incontrollabile, e Gianluca, chiamato in causa dalla moglie sconfortata, si scopre – suo malgrado – un genitore felicemente indispensabile. “Il padre di un autistico di solito fugge. Quando non fugge, nel tempo lui e il figlio diventano gemelli inseparabili. Tommy è la mia ombra silenziosa” scrive Nicoletti. “È un oracolo da ascoltare stando fermi, e senza troppo arrabattarsi a farlo agitare sui nostri passi. Molto più interessante è respirarlo e cercare di rubare qualcosa del suo segreto d’immota serenità.” E allora ecco il racconto dolceamaro, sempre franco e disincantato, di un piccolo universo quotidiano…
La caduta di Diogo Mainardi (Guanda, 2013) € 18

Diogo Mainardi ha scritto un libro sulla paternità, sulla felicità di essere padri e sull’amore suscitato dalla nascita di un figlio. Tito è nato tredici anni fa con una paralisi cerebrale, a causa del terribile errore di un medico, in un ospedale di Venezia. Quando la disabilità è stata diagnosticata, Diogo ha vissuto una settimana di “angoscia e terrore”. Poi è successo qualcosa. Sua moglie Anna è caduta inciampando in un tappeto, Tito si è messo a ridere, Diogo si è messo a ridere, Anna si è messa a ridere. “La comicità slapstick era un linguaggio che capivamo tutti. Tito cade. Mia moglie cade. Io cado. Ciò che ci unisce – che ci unirà sempre – è la caduta”. Diogo ha capito che Tito aveva bisogno di essere amato per quello che era, senza patetismi. Ciò che ci accomuna, “disabili” e “abili”, è la caduta come categoria dello spirito: siamo nati come esseri in bilico, ognuno instabile a modo suo. Questo libro è dunque anche un’accusa formidabile contro il cliché della “normalità”, contro la stupidità umana che affiora nel mondo in tempi diversi e in modi sempre nuovi, nel mito del corpo perfetto o peggio nell’eugenetica nazista. E poiché nei suoi primi anni Tito comunicava soltanto attraverso immagini, gesti, simboli e analogie, Diogo ha adattato il suo racconto al linguaggio del figlio. In un rovesciamento radicale di prospettiva, la storia universale viene letta attraverso la storia di Tito.
I papà spiegati alle mamme di Federico Ghiglione (Einaudi, 2015) € 14

Esistono moltissimi libri sull’esperienza della maternità, in tutti i suoi possibili risvolti, ma la paternità continua a restare nell’ombra. Forse perché gli uomini fanno piú fatica ad aprirsi e raccontarsi, o forse perché la figura paterna non si è ancora affrancata del tutto da una serie di stereotipi, molto spesso sorpassati ma ancora attivi, come quelli che vedono il padre responsabile del sostegno economico della famiglia, assente, incapace di occuparsi dei figli, o capace solo di farli giocare, autoritario nella loro educazione, e cosí via. Federico Ghiglione, mediatore familiare, autore del blog «Professione Papà», fa breccia all’interno di questo mondo per spiegare alle madri, e con loro a tutti noi, l’unicità, la ricchezza, l’importanza e la difficoltà del ruolo di padre. Il testo prende in esame tutte le fasi che conducono alla genitorialità, dal concepimento al parto, passando attraverso la sessualità durante e dopo la gravidanza, fi no all’educazione dei fi gli. L’intrecciarsi di esperienze personali ed esperienze maturate sul campo nei corsi pre-parto e la competenza di mediatore familiare rendono il testo una guida utile per le giovani coppie e, soprattutto, per le mamme, che oggi hanno bisogno piú che mai di capire chi è la «metà» con cui hanno deciso di fare famiglia.
Mi è nato un papà di Alessandro Volta (Feltrinelli, 2013) € 8

Un libro indispensabile per capire cosa succede nella mente e nel cuore di un uomo quando sta per diventare padre. Perché i figli si fanno e si aspettano in due. Restituendo il vissuto, anche emotivo, del diventare padri, il libro illumina dall’interno le dinamiche individuali e di coppia che si attivano con la gravidanza e la genitorialità, fa riflettere su ciò che questa straordinaria esperienza comporta, suggerisce modi di interazione positiva, esplorando l’arco di tempo che va dal concepimento al primo anno di vita del figlio. Il racconto in prima persona si alterna a schede informative e di approfondimento su temi specifici della gravidanza e del puerperio, solide fondamenta scientifiche di un autentico viaggio di scoperta. Dedicato alle future madri che vorrebbero avere le idee più chiare su cosa passa per la testa dei futuri padri, e ai futuri padri che desiderano una chiave di lettura al maschile dell’attesa e della nascita di un figlio.
Ci pensa il tuo papà di Mireille D’Allance (Babalibri, 2013) € 5.80

“Senti, papà, cosa faresti se cadessi in acqua?” “Mi butterei per ripescarti.” “Tutto vestito?” “Tutto vestito, anche con le scarpe.” “E se nell’acqua ci fossero i coccodrilli?”, “E se non mi trovassi nell’acqua?”, “E se mi avesse trovato qualcuno prima di te? Qualcuno che vorrebbe tenermi con sé?” Orsetto vuole mettere alla prova il suo papà di fronte a possibili pericoli. L’amore, la tenerezza, la dedizione lo rassicureranno. Età di lettura: da 4 anni
Papà-isola di Emile Jadoul (Babalibri, 2014) € 12.50

C’era una volta un’orsa che si chiamava Betty e un orso che si chiamava Gigi. L’orso Gigi presto sarebbe diventato papà… Età di lettura: da 3 anni.

Che fatica mettere a letto… papà! di Coralie SaudoKris Di Giacomo (La Margherita, 2012) € 14

Il mio papà è grande e forte ma, tutte le sere, si ripete la stessa storia: fa i capricci per andare a dormire, vuole che gli racconti una favola (e poi due, tre…), vuole che rimanga con lui finché non si addormenta… Ci vuole tutta la mia pazienza!
Rory il dinosauro e il suo papà di Liz Climo (Mondadori, 2016) € 13

Rory è un piccolo dinosauro. Vive con papà dinosauro su un’isola dove è tutto molto tranquillo. Troppo. Che bello sarebbe, invece, partire per delle avventure tutto da solo! Armato di spazzolino da denti e squalo di peluche, Rory attraverserà con coraggio un fiume, spaventerà a morte un cinghiale selvatico, riuscirà a nutrirsi nonostante le avversità… Tutto da solo? Non esattamente. Età di lettura: da 5 anni.

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