Libri al cinema

VERSO L’INFINITO di Jane Hawking (Piemme, 2011)
Nelle sale il film La teoria del tutto.

È il 1962 e Jane e Stephen frequentano l’università inglese di Cambridge. Lei è una ragazza vivace che palpita per i versi dei poeti spagnoli, lui un promettente studente di cosmologia, sempre perso nei suoi pensieri, alla ricerca di una spiegazione semplice e unica dell’universo. Eccentrico e bizzarro, così lo definisce Jane quando lo conosce. E le piace molto. Le loro vite scorrono separate, fino a che qualcosa non le avvicina indissolubilmente. Stephen ha solo ventun anni, l’età in cui l’immortalità è ancora l’unica ipotesi contemplata, quando riceve una diagnosi sconvolgente: una malattia degenerativa che gli lascia solo due anni di vita.

ALAN TURING STORIA DI UN ENIGMA di Andrew Hodges (Bollati Boringhieri, 2014)
Nelle sale il film The imitation game.

Uno dei più grandi geni del Ventesimo secolo, questo è stato Alan Turing. Nato a Londra nel 1912, considerato tra i padri della moderna informatica – spiegò la natura e i limiti teorici delle macchine logiche prima che fosse costruito un solo computer – fu un matematico fuori dal comune. Durante la Seconda guerra mondiale mise le sue straordinarie capacità al servizio dell’Inghilterra, entrando a far parte di Bletchley Park, la località top secret della principale unità di crittoanalisi del Regno Unito, e contribuì in modo decisivo alla decifrazione di Enigma, la complessa macchina messa a punto dai tedeschi per criptare le proprie comunicazioni, ribaltando così le sorti del conflitto.

L’AMORE BUGIARDO di Gillian Flynn (Rizzoli, 2012)
Nelle sale il film Gone girl.


Nick e Amy Dunne, giovani e brillanti metà di una coppia invidiabile, sono tornati nel Missouri dopo aver perso il lavoro e la casa a New York. Adattarsi alla vita di provincia e alle ristrettezze dopo un’esistenza di agi e divertimenti è difficile per entrambi, soprattutto per la viziata, capricciosa Amy. Il giorno del loro quinto anniversario di matrimonio, con la casa piena di regali da scartare. Amy sparisce. Ben presto i sospetti della polizia ricadono su Nick, che non è il marito ideale che tutti pensavano: ha una relazione con una sua studentessa, è privo di alibi e non sa spiegare le tracce di sangue rimaste sul pavimento della cucina, così come parecchi altri dettagli.

AMERICAN SNIPER di Chris Kyle (Mondadori, 2014)
Nelle sale il film American sniper.


Ribattezzato “The Devil” dai nemici e “The Legend” dai compagni, Chris Kyle si vantava di aver totalizzato il record di uccisioni per un militare nella storia degli Stati Uniti. Secondo il Pentagono sono 150 le morti attribuibili a Kyle, ma stando a quanto racconta lui stesso in questo libro da mesi in testa alle classifiche americane, dovrebbero essere in realtà più di 250. Dopo aver combattuto come cecchino nel corpo dei Navy Seal in quattro differenti fasi della guerra in Iraq, nel 2013 è stato ucciso a pochi passi da casa da un ex marine affetto dalla sindrome post-traumatica che colpisce chi torna dai teatri di guerra.

STILL ALICE Perdersi di Lisa Genova (Piemme, 2015)
Nelle sale il film Still Alice.


C’è una cosa su cui Alice Howland ha sempre contato: la propria mente. E infatti oggi, a quasi cinquant’anni, è una scienziata di successo, invitata a convegni in tutto il mondo, che ha studiato per anni il cervello umano in tutto il suo mistero. Per questo, quando a una importantissima conferenza, mentre parla davanti a un pubblico internazionale di studiosi come lei, Alice perde una parola – una parola semplice, di cui conosce benissimo il significato – e non riesce più a ritrovarla nel magazzino apparentemente infinito della sua memoria, sa che qualcosa non va. E che nella sua testa sta succedendo qualcosa che nemmeno lei può capire. O fermare. La diagnosi, inimmaginabile fino a un momento prima, è di Alzheimer precoce.

 UNBROKEN di Laura Hillenbrand
(Mondadori, 2014)

Nel maggio del 1943, un bombardiere americano precipita nel mezzo dell’Oceano Pacifico: dell’equipaggio si salvano soltanto tre membri, uno dei quali è Louis Zamperini, figlio di immigrati italiani. Comincia così, con un minuscolo canotto alla deriva mitragliato dagli aerei giapponesi, l’incredibile storia di un eroe del Novecento: dopo aver percorso 3200 chilometri in mare, sbarcato su un’isola giapponese, per due anni passerà da un campo di prigionia all’altro, incontrando sadici aguzzini e misurandosi ogni giorno con la possibilità di essere ucciso, fino alla resa del Giappone e alla liberazione.

THE WATER DIVINER di Andrew Anastasios e Meaghan Wilson-Anastasios
(Piemme, 2015)
Nelle sale il film The Water Diviner.


Turchia, 1919. La prima guerra mondiale è finita, ma per Joshua Connor le battaglie continuano. Dalla nativa Australia, mosso da una promessa, è arrivato a Gallipoli, dove si è consumata una delle battaglie più sanguinose. Quella che gli ha portato via i suoi tre figli. La promessa, fatta alla moglie sulla sua tomba, è quella di ritrovarli e riportarli a casa, per dare loro una degna sepoltura. Joshua è un agricoltore, sa ascoltare la terra, sa trovare l’acqua nelle sue profondità – così cercherà di sentire il richiamo dei suoi ragazzi in quel luogo devastato dalla guerra. I suoi unici amici in terra straniera saranno il piccolo Orhan e la sua affascinante e infelice madre Ayshe, che gli offrono alloggio nell’albergo di famiglia, a Istanbul, allora ancora Costantinopoli.

IL BAMBINO INDACO di Marco Franzoso
(Einaudi, 2014)
Nelle sale il film Hungry Hearts.


Forse non è cosi vero che l’istinto materno non sbaglia mai. Carlo e Isabel stanno per avere un bambino. Un figlio voluto, desiderato, concepito per amore. Eppure, a poco a poco, Carlo osserva sua moglie sprofondare in una tristezza senza fondo e senza ragione, in lotta contro i propri demoni nell’accanito inseguimento di una purezza assoluta. Che svuota, logora, annienta. Anche il loro bambino. E sotto lo sguardo sgomento di Carlo, si compie la dissoluzione fisica della famiglia, alla quale, però, non vuole far seguito la dissoluzione della passione.

VIZIO DI FORMA di Thomas Pynchon
(Einaudi, 2014). Neller sale il film di Paul Thomas Anderson dal 26 febbraio.


California, inizio anni Settanta. Doc Sportello, investigatore privato con una passione smodata per le droghe e il surf, viene contattato da una vecchia fiamma, Shasta, che gli rivela l’esistenza di un complotto per rapire il suo nuovo amante, un costruttore miliardario. L’investigatore non fa neanche in tempo ad avviare le sue indagini che si ritrova arrestato per l’omicidio di una delle guardie del corpo del costruttore, il quale è intanto sparito, come pure Shasta. Sembrano le premesse del più classico dei noir, ma ben presto le coincidenze piú strane si accumulano e il mistero si allarga a macchia di leopardo. Doc inciampa così in collezioni di cravatte con donnine discinte, in falsi biglietti da venti dollari con il ritratto di Richard Nixon, in un’associazione di dentisti assassini nota come Zanna d’Oro, che è però anche il nome di un sedicente cartello indocinese dedito al traffico di eroina.

TRILOGIA DELLA CITTÀ DI K. di Agota Kristof
(Einaudi, 2014)

Nelle sale il film Il grande quaderno.

Quando “Il grande quaderno” apparve in Francia a metà degli anni Ottanta, fu una sorpresa. La sconosciuta autrice ungherese rivela un temperamento raro in Occidente: duro, capace di guardare alle tragedie con quieta disperazione. In un Paese occupato dalle armate straniere, due gemelli, Lucas e Klaus, scelgono due destini diversi: Lucas resta in patria, Klaus fugge nel mondo cosiddetto libero. E quando si ritroveranno, dovranno affrontare un Paese di macerie morali. Storia di formazione, la “Trilogia della città di K” ritrae un’epoca che sembra produrre soltanto la deformazione del mondo e degli uomini, e ci costringe a interrogarci su responsabilità storiche ancora oscure.

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